Certosa di Pavia

Informazioni sul territorio

Certosa di Pavia

Descrizione

Le prime tribù che s'insediarono nella Pianura padana furono i Liguri e gli Umbri, che si limitarono alla coltivazione delle poche zone fertili. Con l'avvento degli Etruschi, furono attuate opere di canalizzazione e di drenaggio mirate all'arginamento del fiume Po.


In epoca romana i terreni furono divisi secondo il metodo della centuriazione, in modo che ogni fondo avesse una superficie costante e regolare pari a circa cinquanta ettari. Tale suddivisione diede origine ad una rete di strade che correvano parallele a quella che ancora oggi collega Milano a Pavia; ne esiste ancora una che passa in adiacenza al muraglione della Certosa e giunge fino al cimitero di Borgarello.


Questi territori passarono poi sotto il dominio dei Goti, dei Longobardi (dei quali la città di Pavia fu capitale) e dei Franchi, senza perdere la loro forte identità agricola. Successivamente i terreni vennero anche suddivisi nei primi latifondi.

Intorno al 1100 il Comune di Borgarello, uno dei più potenti della zona, fece costruire un castello a pianta quadrata proprio nella comunità "in Burgari", che corrisponde all'originario nucleo abitativo di Torre del Mangano. L'espressione "in Burgari" deriva probabilmente dal sostantivo "burgaria", che significa brughiera e descrive la condizione del territorio a quell'epoca.


Il nome di Torre del Mangano trae origine quasi certamente dalla nobile famiglia del Mangano che, in epoca comunale, possedeva il castello. Tale fortezza fu venduta nel 1397 ai monaci Certosini.


Nel 1359 Gian Galeazzo 11 Visconti conquistò Pavia; egli diede inizio alla costruzione del castello e del parco annesso e, con il secondo ampliamento, fece includere anche Torre del Mangano nei terreni circondati dalle mura di recinzione. Una delle porte si trovava in corrispondenza a quella che oggi è la cascina di Porta d'Agosto.
Proprio a questo periodo risale anche la costruzione del canale Navigliaccio, tra Binasco e Pavia, e del monumento della Certosa, fondato nel 1396 e consacrato nel 1497.


La Certosa rappresentò per il territorio una ricchezza non solo dal punto di vista religioso e culturale, ma anche economico. I monaci Certosini determinarono infatti il miglioramento della produttività agricola mediante l'uso delle marcite, che consentivano di ottenere più di un taglio d'erba l'anno, e delle "conserve", luoghi interrati e riempiti di ghiaccio dove conservare gli alimenti.
Nei secoli si susseguirono le dominazioni straniere: Spagnoli prima, Francesi ed Austriaci poi, spadroneggiarono in questi territori fino all'unità d'Italia.

L'assetto di Torre del Mangano, dal periodo visconteo, rimase pressoché invariato fino all'ultimo dopoguerra. Era un piccolo paese: gli edifici sorgevano nelle odierne vie Case Nuove, Fratelli Cairoli, Partigiani, in Vicolo San Michele e ai lati del Viale Certosa. Le campagne circostanti davano il lavoro ad alcune famiglie, mentre coloro che non facevano i contadini erano assunti presso i Molini Certosa, la Galbani o in fonderie a Pavia.

Nel 1859 furono costruite le prime case sul viale, ma l'area adiacente al monumento rimase fortunatamente inalterata. Dietro alle mura della Certosa e vicino allo stabilimento Galbani ad est, come anche alla fine di Via Marconi ad ovest, sorgevano due fornaci che producevano mattoni.

Dal 1871 il Comune di Cascine Calderarj fu soppresso e unito a quello di Torre del Mangano, che - in seguito al Regio Decreto Legge del 31 gennaio 1929 - assunse la denominazione di Certosa di Pavia e riunì anche il Comune di Tornano e il Comune di Borgarello.


Nel 1958 Borgarello tornò ad essere comune autonomo e attualmente le frazioni di Certosa sono: Cascine Calderari, Samperone e Torriano.

Ulteriori informazioni


La popolazione residente a Certosa di Pavia al 28 febbraio 2015 é di 5.435 abitanti ed è distribuita su di una superficie territoriale di 10,86 Km quadrati con una densità media di 497,79 abitanti per kmq.

L'incremento demografico complessivamente registrato negli ultimi quindici anni è pari a 2.122 abitanti. Questo notevole accrescimento si è concentrato principalmente negli ultimi 8 anni. Il fenomeno è da mettere in relazione con l'occupazione dei nuovi alloggi realizzati nell'ambito delle previsioni del PRG vigente.

I luoghi di provenienza sono soprattutto i comuni contermini, i comuni della fascia meridionale del pavese e dalla provincia meridionale del milanese. La componente che ha inciso maggiormente su questo incremento di popolazione è stata quella relativa agli immigrati ed emigrati, con una media annua di 200 immigrati e 100 emigrati. L'analisi chiarisce che la componente fondamentale di questo aumento di popolazione è legata all'aspetto migratorio, connesso all'elevata richiesta di mobilità dalla città di Pavia e dall'hinterland milanese.

La componente immigratoria a cui si fa riferimento non riguarda la popolazione straniera, in quanto il dato Istat 2008 riferito agli stranieri sul territorio, rivela come il Comune di Certosa con 225 presenze, mostri uno dei valori più bassi del circondario in relazione alla popolazione residente.

L'andamento demografico nel Comune di Certosa, negli ultimi 8 anni, è caratterizzato da dinamiche positive per tutte le fasce d'età. Le fasce d'età che sono cresciute maggiormente sono quelle della popolazione adulta e di età intermedia (tra 30 e 49 anni, tra 20 e 29 anni, tra 50 e 59 anni), mentre tra le fasce più giovani spicca la crescita dei bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni ( 60%) e della fascia tra 6 e 10 anni ( 22%), mentre in leggero calo risulta quella dagli 11 ai 14 anni (-8%). E' stato anche registrato un aumento del 37% per gli anziani ultraottantenni.

Complessivamente si determina una realtà demografica prevalentemente adulta, ma abbastanza bilanciata in quanto a presenze infantili (11% tra 0 e 10 anni), necessarie a garantire un ricambio generazionale, e anziane (19% oltre i 60 anni).

Tavolo per la conservazione e valorizzazione della Certosa


Lunedì 16 Aprile 2012 si è svolto, all' interno della sala Carthusiana della Certosa di Pavia, il Tavolo permanente per la conservazione, valorizzazione e promozione della Certosa a cui partecipano i massimi organi per competenza e gestione.
Oltre ai già presenti Demanio, Sovrintendenza ai Beni Artistici di Brera, Sovrintendenza ai Beni Architettonici, Provveditorato delle Opere Pubbliche di Liguria e Lombardia, Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Certosa e i Frati cistercensi si è aggiunta l'importante presenza della Prefettura di Pavia e la presenza in duplice veste di parlamentare e Presidente della Provincia del Senatore Daniele Bosone.Tavolo per la conservazione e valorizzazione della Certosa.Un incontro dagli importanti contenuti e caricato dall'alto valore simbolico di averlo svolto a Certosa con tutti gli stakeholders che devono farsene carico.
Nell'ultima riunione al Demanio ci si era lasciati con una chiara distribuzione di consegne, a Comune e Provincia spettava dare una risposta tangibile per la parte esterna al monastero e cosi è stato.
La riqualificazione ed automazione del Parcheggio, chiusura dell'ex Parcheggio alberato, risistemazione della segnaletica ed in parte della cartellonistica, fanno parte dei primi interventi, con la prospettiva non troppo futura della creazione dell'ufficio Turistico ed altre azioni sinergiche di valorizzazione e promozione che sono in cantiere.Per la parte della conservazione del Bene, la commissione manutenzione ha rilevato criticità urgenti relativamente ad alcune parti del muro perimetrale, i bagni ed interventi all'impianto elettrico, stimando gli interventi per un ammontare di circa 500 mila euro.
A fronte di evidenti difficoltà di reperimento fondi da parte di tutti gli enti presenti, il Senatore Bosone si è fatto portavoce presso il Ministero dei beni culturali (Mibac) della richiesta di possibile finanziamento degli interventi in un ambito di valorizzazione piú ampio degli itinerari turistici.
Itinerario che per quanto ci riguarda vede sottoscrittori di protocollo d'intesa Provincia, Certosa, Belgioioso e Pavia nell' ottica di un itinerario comune.
Nell'ambito della gestione della Certosa gli enti tutti hanno ritenuto centrale la presenza dei frati cistercensi ed il valore aggiunto che apportano, purtuttavia si è convenuto che si debbano rivedere diversi punti quali la gestione degli orari di apertura, la gestione delle guide e la gestione delle parti non monastiche della Certosa (ricordiamo che il Comune di Certosa ha formalizzato al Demanio la richiesta della gestione della Sala Carthusiana) facilmente accessibili dall'esterno e non sfruttate nel loro potenziale, una gestione cosi adeguata porterebbe ad uno standard di qualità piú in linea con le esigenze turistiche e ad una migliore programmazione con buona ricaduta sul nostro territorio.
Ultime notizie indicano il Mibac molto interessato ai lavori che nel territorio si stanno portando avanti.
Come vedete siamo un piccolo Davide che però tra i tanti Golia dice la propria con autorevolezza, con visione ed una politica ben precisa tesa a raggiungere i propri obiettivi.
Andiamo avanti cosi, con convinzione, come stiamo facendo da oltre due anni e mezzo, convinti che il turismo sia lo sviluppo che il nostro territorio deve avere.

Ultimo aggiornamento: 19-01-2024

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